IUS SOLI?

Ultimamente in Italia sembra esserci un unico argomento di discussione ovvero lo Ius Soli. Partendo dal presupposto che non posso che essere d'accordo sulla validità e sulla necessità di questa legge, ho dei dei dubbi su fattibilità e metodologie di promozione della stessa.

Scorrendo le bacheche dei maggiori social-network o leggendo i forum dei principali quotidiani è chiaro che in questo momento una grande fetta degli italiani è giustamente esasperata dalla mancanza di lavoro e da un'economia che fatica a riprendersi. In questa situazione è stato facile fare spicciola propaganda anti extracomunitari per politici di bassa lega come quelli che attualmente ci rappresentano.

La mia paura è che promuovere in questo particolare momento lo ius soli sia solo un fomentare le polemiche ed il malcontento sopratutto se le modalità con cui si fa sono quantomeno opinabili.

Il digiuno ad oltanza mi sembra poco vincente, sopratutto se fatto anche da personaggi chiaramente in cerca di visibilità personale.

In ogni caso non credo intelligente accendere un cerino per illuminare un fienile buio.

Io sono stato per tutta la mia vita un attivo e convinto seguace del partito radicale che del digiuno ha fatto una strategia politica, ma le motivazioni che spingevano Pannella e soci ad utilizzarlo erano ben diversi; allora c'era per un piccolo partito come il “nostro” una enorme difficoltà di accesso agli organi di stampa in mano a pentapartito e, anche se in maniera molto inferiore, al partito comunista. Si doveva quindi trovare un modo per farsi sentire e per pubblicizare i temi in cui “credevamo” (e che erano la fame nel mondo, il diritto al divorzio e il diritto alla scelta di abortire).

Non mi pare che i fautori dello ius soli abbiano difficoltà di questo tipo per far conoscere le proprie iniziative.

 

A volte è più saggio attendere il momento giusto per fare delle scelte giuste ed il modo più appropriato per farlo, ovvero seguendo il normale iter legislativo.

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